La regista e l’attrice Serena Rossi ne parleranno mercoledì 18 dicembre nella sala Maggiore del Palazzo comunale
E’ presente anche un pezzo di Pistoia nel film Il treno dei bambini, uscito nei giorni scorsi sulla piattaforma Netflix. La regista Cristina Comencini e l’attrice protagonista Serena Rossi saranno presenti mercoledì 18 dicembre alle ore 18 nella sala Maggiore del Palazzo comunale per parlare del lungometraggio che racconta una storia vera accaduta nel dopoguerra. L’incontro è organizzato dall’Associazione Amici del Vallecorsi per il Teatro APS, in compartecipazione con il Comune di Pistoia e la collaborazione di TFC. Il doppiaggio del film è stato diretto dalla pistoiese Nicoletta Negri, direttrice artistica dell’Associazione Amici del Vallecorsi per il Teatro APS. In alcune scene della pellicola sono presenti bambini delle Accademie guidate da Eleonora Di Miele.
Location
Tra novembre e dicembre 2023 le location dove sono state girate alcune scene del film a Pistoia sono la chiesa San Benedetto e il deposito dei rotabili della Fondazione Ferrovie dello Stato, con riprese sui treni d’epoca, quelli diffusi proprio negli anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
Tratto dal romanzo di Viola Ardone
Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Viola Ardone, racconta la storia vera dei tanti bambini del sud che, nell’immediato dopoguerra quando il Paese cercava faticosamente di riprendersi dalle conseguenze del secondo conflitto mondiale, partivano con il treno per raggiungere le famiglie del nord disposte ad accoglierli per nutrirli, farli studiare, dare loro tutto ciò che i genitori sapevano di non potergli garantire.
Sinossi
Le vicende prendono il via nel 1946 e raccontano la storia di Amerigo (Stefano Accorsi da grande e Christian Cervone da bambino), che vive a Napoli in condizioni di estrema povertà insieme alla madre Antonietta (Serena Rossi). La sua vita cambia quando la madre decide di metterlo su un treno per il nord per mandarlo a vivere da Debra (Barbara Ronchi), una contadina che se ne prenderà cura come se fosse suo figlio. Amerigo è ancora troppo piccolo per comprendere appieno la difficile decisione maturata da sua madre, tuttavia nella sua nuova casa conoscerà una felicità inaspettata, scoprendo per la prima volta cosa voglia dire non soffrire la fame.