Il documentario di Giovanni Cioni, sostenuto da Toscana Film Commission, continua a collezionare premi. Selezionato anche nella short list dei dieci documentari in lizza per il David di Donatello
È Dal pianeta degli umani del regista toscano Giovanni Cioni ad aggiudicarsi il Premio Corso Salani al 33° Trieste Film Festival, primo appuntamento italiano dell’anno dedicato al cinema dell’Europa centro-orientale. Il Premio rappresenta una vetrina in cui cinque film italiani, completati nel corso del 2021 e ancora in attesa di distribuzione, hanno la possibilità di mostrarsi al pubblico, con la speranza di approdare presto nelle sale. Il documentario, presentato in anteprima fuori concorso al Locarno Film Festival 2021, ha vinto il Premio Miglior Lungometraggio del Concorso Internazionale al 62° Festival dei Popoli. L’Accademia del Cinema Italiano ha inoltre reso note in questi giorni le 10 opere che concorreranno al Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2022 per il miglior documentario: tra queste figura anche il documentario di Cioni.
Il documentario, sostenuto da Toscana Film Commission nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, incontra storie di frontiera, quella di Ventimiglia tra Italia e Francia, dove ha vissuto il dimenticato dottor Voronoff, chirurgo che affermava di aver scoperto l’elisir di lunga vita negli anni ‘20. E dove oggi i migranti, in cerca di rifugio, rischiano la vita per superare il confine.
Dal 16 al 20 febbraio il documentario torna in sala al cinema La Compagnia di Firenze. Alla proiezione del 16 febbraio alle 21 sarà presente il regista. Tutte le informazioni sugli orari di programmazione qui.
La motivazione della Giuria
Il Premio, offerto da Associazione Corso Salani e Vivo film, è stato assegnato al documentario di Giovanni Cioni con la seguente motivazione: “Sospeso sul confine di Ventimiglia tra il dramma degli immigrati che si consuma oggi e una fiaba scientifica accaduta cento anni fa, il film sviluppa con stupore e fantasia un discorso sul tempo presente, l’autore affronta il conflitto costante e secolare tra l’istinto della vita e l’orrore della morte“.
L’intervista a Giovanni Cioni realizzata dalla redazione di Intoscana durante l’ultima edizione del Festival dei Popoli: