Un omaggio alla “Bersagliera” raccontando i suoi set toscani e la passione per Pietrasanta
Gina Lollobrigida, all’anagrafe Luigia, è stata una grande attrice italiana, tra le più importanti interpreti del neorealismo, conosciuta in tutto il mondo per le numerose pellicole in cui ha recitato. Tanti i successi e i premi che hanno costellato la sua carriera (7 David di Donatello, 1 Golden Globe, 2 Nastri d’argento), diventando negli anni ’50, grazie alla sua bellezza mediterranea, un sex symbol per intere generazioni.
Negli ultimi anni si era ritirata dalle scene, viaggiando in tutto il mondo, per coltivare le sue grandi passioni: la fotografia e la scultura. Come fotoreporter incontrò personaggi celebri come Fidel Castro, Salvador Dalì, Henry Kissinger.
Gina Lollobrigida e la sua amata Toscana
Nella sua lunga carriera, di attrice, fotografa, scultrice e pittrice, Gina Lollobrigida si era legata in modo particolare alla Toscana, diventando cittadina onoraria del Comune di Pietrasanta a suggello di una vicinanza artistica con la cittadina versiliese. Fu proprio in questa piccola città a fortissima vocazione artistica, chiamata anche “la piccola Atene” che nel 2002, Gina Lollobrigida espose alcune sue creazioni in occasione della mostra collettiva internazionale Pietrasanta: Sculture & Scultori; nel 2007 la consacrazione, con la cittadinanza onoraria conferitale dal Comune di Pietrasanta.
Set in Toscana: La provinciale e Le piacevoli notti
Il 1953 fu una tappa fondamentale nella carriera dell’attrice. Dopo il personaggio della Bersagliera nel film di Luigi Comencini Pane, amore e fantasia (Orso d’argento al Festival di Berlino) recitò nel film di John Huston Il tesoro dell’Africa con Humprey Bogart e Jennifer Jones, per poi girare un film d’autore, La provinciale diretto da Mario Soldati ed ispirato al romanzo L’Imbroglio di Alberto Moravia.
Da segnalare, come curiosità, che è il primo film in cui la Lollobrigida recita con la sua voce.
Il film, ambientato a Lucca, vede Gina Lollobrigida nel ruolo della giovane e bellissima Gemma, figlia di un’affittacamere che si innamora di Paolo (Franco Interlenghi), erede di un conte. La relazione tra i due diventa impossibile e la ragazza accetta di sposare Franco (Gabriele Ferzetti), un professore più maturo ma di cui non è innamorata. Decide di tentare la scalata sociale attraverso la relazione extaconiugale con un uomo ricco. Ma il mondo fantastico che aveva sognato finisce per distruggerla, coinvolgendola nel misterioso omicidio di una contessa.
Molte le location lucchesi riconoscibili nel film: Piazza San Martino con il Duomo, Piazza Antelminelli, Viale della Repubblica, le Mura e il Baluardo Santa Maria, via Fillungo, via dell’Anfiteatro e Villa Torrigiani a Camigliano, vicino a Capannori.
Il film venne presentato al Festival di Cannes ricevendo favorevoli critiche.
Nel 1966 l’attrice tornò in Toscana per girare la commedia Le piacevoli notte, regia di Armando Crispino e Luciano Lucignani ed ispirato ad alcune novelle dello scrittore Straparola del 1500. Tra gli interpreti, oltre alla Lollobrigida, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Adolfo Celi e Gigi Proietti.
Il film è diviso in tre episodi: nel primo un nobile libertino diventa l’amante di una donna sposata; nel secondo un uomo che si spaccia per il papa incoraggia i sogni erotici di Domicilla (interpretata dalla Lollobrigida); nel terzo Lucrezia Borgia viene sorpresa in flagrante adulterio dal consorte.
Ambientato in Toscana, la pellicola è stata girata a San Gimignano (Piazza del Duomo e la Rocca di Montestaffoli), Certaldo (Piazzetta del Vicariato, Palazzo Pretorio e Via Revellino), Pieve di Sant’Appiano a Barberino Val d’Elsa, il Tempio di San Biagio e la cantina Contucci a Montepulciano, il Palazzo Piccolomini a Pienza.
Le avventure di Pinocchio
Memorabile la sua interpretazione della fata Turchina ne Le Avventure di Pinocchio, sceneggiato del 1972 e diretto da Luigi Comencini. Tratto dall’omonimo romanzo del toscano Carlo Collodi, la serie televisiva, grazie ai suoi meravigliosi interpreti come Nino Manfredi (Geppetto), Andrea Balestri (Pinocchio), Vittorio De Sica (il giudice), Franco Franchi e Ciccio Ingrassia (il Gatto e la Volpe), Lionel Stander (Mangiafuoco), conquistò un’intera generazione di bambini.