Le riprese si stanno svolgendo nelle zone di Firenzuola, Sant’Agata di Mugello, San Piero a Sieve, Vaglia, Fiesole e Firenze
Fa tappa in Toscana il set del documentario La strada che incanta. Storia della scoperta della Via degli Dei, che racconterà uno tra i più famosi e frequentati cammini in Italia. Il progetto ripercorre la via che unisce Bologna e Firenze, attraverso 6 giorni di cammino e 130 chilometri lungo l’Appennino tra Emilia-Romagna e Toscana. Le riprese si stanno concentrando in queste settimane in provincia di Firenze, a Firenzuola, Sant’Agata di Mugello, San Piero a Sieve, Vaglia, Fiesole e Firenze.
Gli autori Diego Zicchetti e Serena Saporito, rispettivamente anche regista e aiuto regista, hanno raccolto testimonianze e sono andati a fondo delle storie dei protagonisti principali, recandosi assieme a loro sui luoghi, cercando materiale d’archivio, ricostruendo la storia, incrociando fonti orali, storiografiche, letterarie, archeologiche.
La storia e i protagonisti
Il documentario, prodotto da Iniziative Editoriali Srl – Gruppo Icaro di Rimini, vuole raccontare la vicenda di un gruppo di amici, capitanati da Domenico Manaresi, ex docente universitario di Bologna, prematuramente scomparso nel 2000, che negli anni ’90 andava in giro per osterie e ripuliva sentieri riuniti nel gruppo “Dû pâs e ‘na gran magnè”. E poi la storia di Sergio Gardini di Castel San Pietro, tra i protagonisti del documentario assieme alla compagna Marinella Frascari, per tanti anni accompagnatori volontari del CAI. Tutti loro, per il bene comune del loro territorio, l’Appennino, il gusto della scoperta e dello stare assieme, cambiarono la storia di quella che era già conosciuta dagli abitanti come la Via degli Dei, ma di cui poco o nulla si sapeva.
Una storia che si incrocia con quella di due archeologi per passione, oggi scomparsi, che hanno dedicato la vita alla ricerca delle tracce dell’antica Flaminia Militare, riportando alla luce antichi basolati romani in alcune parti del tracciato: Cesare Agostini e Franco Santi di Castel dell’Alpi. L’originalità del lavoro è raccontare la nascita stessa di questo percorso, oggi tra i più frequentati dai giovani, alcuni dei quali accompagneranno le riprese del documentario con il loro naturale procedere lungo la Via, e riflettere sul tema del cammino come sfida, non personale ma collettiva. Poi c’è il tema dell’incanto della natura, affrontato da registi e scrittori, come Pupi Avati, con il suo film ambientato proprio su questo cammino, “Una gita scolastica” del 1983, e Wu Ming 2, autore del libro cult “Il sentiero degli dei” (2010), entrambi intervistati nel documentario.
Credits
Il documentario è realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission. Con il contributo di BCC EmilBanca, Terre di Mezzo Editore, BCC Banco Fiorentino Mugello Impruneta Signa, Cooperativa di Produzione e Lavoro Castel dell’Alpi. Con il patrocinio di Appennino Slow, Club Alpino Italiano sezione di Bologna “M. Fantin”, Club Alpino Italiano sezione di Firenze.